top of page

l'oscuro e il meraviglioso

Patrizia Baldi, 2005

go to english version

La ricerca dell’archè, l’elemento sostanziale che è presente in tutti i regni dell’universo:  vegetale, animale, minerale, fantastico, reale, spaziale, siderale, è il tema pittorico dominante di Alessandra Rossi.

Per lei, la frequentazione onirica di molte esperienze di vita non è psicoanalitica, ma metafora di indagine, scoperta personale. La creatività e la maestria della mano della pittrice riesce a sostanziare  il pensiero che oltrepassa il razionale, il non dicibile, trasformando l’oscuro, l’inconoscibile, l’invivibile a livello conscio in “meraviglioso”, perché finalmente visibile, rappresentabile, quindi  indagabile.

“Chi di noi, non ha mai sognato di vivere molte vite, ogni volta con un diverso involucro corporeo, sempre arricchendo le precedenti esistenze con nuove esperienze del mondo (…) quando ogni metamorfosi diventa possibile?”

(C.Nurisday, M.Perennau, Microcosmos, il popolo dell’erba, Fi, Octavo, 1986).

 

Alessandra si dà licenza di “contaminare”, di comporre con l’orrido, il meraviglioso, il pesante, l’etereo, il volto, la coda, la squama, la piuma, la pelle, l’acqua, il fuoco, il liquame, la terra ...un essere che rappresenta l’anima dell’universo come un “Alma mater ”, dandole con certosina cura una fisicità che investe l’interlocutore con emozioni profonde e sensazioni contrastanti, avvolgenti, ma mai devastanti.

L’estro dell’artista  colloca in una “discesa agli inferi”, creature con crani di opaline “lisciati” fino alla consunzione, esseri su cui il lungo lavorio della  putrefazione ha cancellato i segni della carne, figure in cui parti scheletriche di natura diversa si fondono come per accumulare una più salda resistenza  in corpi con  involucri troppo fragili, evanescenti, che vivono in un mondo in cui accadono eventi misteriosamente arcaici, allusivi ad una mitologia istintivamente conosciuta.

La parte pittorica più emblematica è l’iconografia scelta per  l’ apertura della raccolta: il  cervello come elemento isolato, autonomo, ma mescolato, clonato con altre menti, rappresentato con  distese trine sovrapposte in cui, come attraverso lastre  radiografiche ,rintracciamo evoluzioni cerebrali, dove sondare pensieri buoni e cattivi, scorrevoli e annodati, rimossi, ma vivi  nella memoria, nell’antitetico divenire “Oscuro e  Meraviglioso”, duplice presenza nell’universo al limite dell’essere, consumato nel divenire, in una perenne presenza di vita, di morte e di resurrezione.


PierGiovanni Rossi 2023

go to english version

Le sue figure pittoriche sono una riuscita contaminazione dove una grafica moderna fa da sottofondo a immagini ataviche che fanno parte dell'inconscio primordiale e che sembrano ridare vita e luce nuova a un gotico neo-medievale ricco di suggestioni visionarie ma nello stesso tempo intrise di una realistica e oscura bellezza. 

Penso che sarebbero delle grandissime copertine all'altezza di quelle più importanti di gruppi dark prog rock. 

Alessandra, nei suoi dipinti, dà linfa nuova a immagini arcaiche, pulsioni che fanno parte della nostra civiltà più lontana.

Le sue Dance Macabre però a volte sono ricche anche di colori fiammeggianti dove è presente la sensualità del corpo femminile, a volte c'è la creazione di figure nuove come invenzioni per una nuova mitologia dove la figura umana spesso scarnificata si mescola come un disegno totemico con figure che sembrano divinità pagane legate al mondo della natura, volti di insetti o squame di pesce dal volto femminile in un mondo nuovo legato alla natura e a misteriose civiltà antiche. 

Certi lavori di Alessandra sono affreschi che riescono a scavare nel profondo, nel sottosuolo umano, riuscendo nello scarnificare le cose quasi a purificarle da quello che può risultare superfluo per rifarle rivivere in una nuova dimensione, quasi la metamorfosi del bruco che diventa una farfalla aleggiante su paesaggi di inquietante, oscura, affascinante bellezza.

Notevoli sono gli scatti fotografici poi di Alessandra. 

Con la sua maestria tecnica nelle foto viene rappresentata una natura scarna, spettrale con uso magistrale del bianco e nero e dove la figura di Alessandra negli autoscatti acquista un'aurea di una femminilità ricca di personalità e mistero.

Tutta la sua opera racchiude una forma positiva di personale energia romantica e capacità alchemiche come la meglio arte riesce ad avere  nel trasformare materiale umile in bellezza aurea.

 

immagine di sfondo di Mauricio De Curtis http://lordemau.com/

© 2023 by Artist Corner. Proudly created with Wix.com

bottom of page